venerdì 13 marzo 2020

Suggerimenti di lettura




Il 26 ottobre 1932 Stalin si presenta a una riunione di scrittori a casa di Maksim Gor'kij.
"I nostri carri armati non valgono niente", dice, "se le anime che devono guidarli sono di argilla".
Spetta agli scrittori, "ingegneri di anime", forgiare l'uomo nuovo sovietico. Nasce così l'estetica proletaria della costruzione e della produzione, utile per celebrare quelle colossali opere idraulico-ingegneristiche dei piani quinquennali che, grazie al lavoro forzato dei Gulag, stanno domando la "nemica" natura del territorio sovietico. 
Dalla lettura di un libro di Konstantin Paustovskij del 1932, prende le mosse il viaggio narrato in ingegneri di anime, che porta l'autore dalle rovine industriali del golfo di Kara-Bogaz fino al canale Belomor, il progetto che il collettivo di scrittori guidato da Gor'kij fu chiamato a cantare come "storiografia istantanea del socialismo". Westerman ricostruisce con queste scorrevoli pagine il rapporto tra potere e artisti, e il loro sforzo di trovare una possibile intesa tra diktat e ispirazione.

Frank Westerman, Emmen (Paesi Bassi), 1964, giornalista e inviato a Belgrado, Mosca e nelle zone più calde del pianeta. 

Nessun commento:

Posta un commento

Scrivere di Miguel Hernández. Il paesaggio. La famiglia. L'infanzia

Miguel Hernández   Sarebbe infruttuoso, se non impossibile, scrivere di Miguel Hernández senza dapprima accennare al paesaggio di Orihuela, ...