con il tempo bello
la domenica pomeriggio andavamo al Valentino
e sempre facevamo tappa con i miei
dove stava la giostra.
mio padre ci sedeva me e mio fratello
nella stessa diligenza imbullonata al pavimento
ma io non amavo quel carosello festaiolo
il suo monotono ruotare
lo sfarzo dei colori
le note dolciastre che ci mormoravano per quei tre minuti.
io spiavo le rosse
sgangherate macchinette a pedali
della vecchina col banchetto allato del vespasiano.
andavano sciolte
come pecorelle al campo
qualcuna – osando – s’allontanava
e io la seguivo con lo sguardo rimpicciolirsi
zigzagando
oltre l’afrore di piscio.
(da: Luminol - 2018)
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